IL MUSEO DEGLI ILLUSTRI TARANTINI

Per il M.U.D.I.T. una visione diversa dal passato con un nuovo ruolo e nuove prospettive culturali e soprattutto sociali.

Questa mattina Martedì 25 febbraio 2025, su invito del nuovo Direttore del MU.D.I.T., il “Museo degli Illustri Tarantini e Casa di Cesare Giulio Viola” in via Plateja 51, prof. Mario Guadagnolo, già sindaco della Città Spartana e alla presenza di giornalisti, studiosi, appassionati del mondo della Cultura e della Storia di questa meravigliosa città, è stata presentata una nuova visione del Sito. Una visione diversa dal passato con un nuovo ruolo e nuove prospettive culturali e soprattutto sociali.

Come espresso in altri precedenti incontri, ha esordito il prof. Mario Guadagnolo, è mia intenzione di imprimere una visione diversa del ruolo e della funzione del Mudit non solo in direzione della conferma riscoperta, valorizzazione, conoscenza e diffusione della conoscenza dei grandi del nostro passato ma anche in quella della riscoperta e valorizzazione di quanti nel presente illustrano e onorano con la loro attività la nostra città.

Il M.U.D.I.T. con i suoi 180 profili bio-bibliografici di illustri tarantini non è solo un contenitore culturale né solo una biblioteca aperta agli studiosi e ai cittadini amanti del sapere, ma anche una struttura attraverso cui promuovere la conoscenza della storia di Taranto, con iniziative di approfondimento e di divulgazione.

Che questa direzione intende collegare il M.U.D.I.T. alle realtà culturali della città ed anche nazionali per cui si avvarrà della collaborazione delle associazioni ed Enti di Taranto e della Regione Puglia, che negli anni si sono distinti per le proposte culturali offerte alla città e che hanno già collaborato alla nascita e allo sviluppo del M.U.D.I.T. e di altre associazioni, che hanno già manifestato la loro volontà di collaborare con la struttura di via Plateja, come:

Dipartimento Jonico Università – UniBa

Archivio di Stato – Taranto

Società «Dante Alighieri» - Comitato di Taranto

Fidapa - Sezione di Taranto

Associazione Italiana di Cultura Classica - Delegazione di Taranto «Adolfo Mele»

Amici dei Musei di Taranto o.d.v.

Italia Nostra – Sezione di Taranto

FAI – Taranto

I.S.R.I .(Istituto Storia del Risorgimento Italiano)

I.S.A.M.G. (Istituto Storia e Archeologia della Magna Grecia).

propone pertanto all’Assessore alla Cultura del Comune di Taranto il seguente programma operativo per l’anno 2025 da realizzare d’intesa e in collaborazione con le imprese che hanno la gestione della struttura.

Si dovrebbe addivenire alla COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE M.U.D.I.T. (già in itinere per disporre di una dotazione finanziaria autonoma, che renda il Mudit autonomo finanziariamente) coinvolgendo Assindustria, imprese, Camera di Commercio, Comune, Provincia e Regione

Elenco dei Collaboratori

Luigi Nuzzo, Arturo Guastella, Rocco Tancredi, Pino Albenzio, Carlo Marchese, Terenzio Lomartire, Carlo Angotti, Remo Marini, Piero Massafra, Nicola Baldi, Aldo Siciliano, Stefano Vinci, Franca Poretti, Tiziana Grassi, Josè Minervini, Mariolina Alfonsetti, Angela Mazzia, Max Perrini, Arcangelo Alessi, Patrizia De Luca, Claudio Fabrizio.

COLLEGAMENTO CON LA CITTÀ E LE ALTRE REALTÀ CULTURALI ECC. PRESENTI SUL TERRITORIO CITTADINO, REGIONALE E NAZIONALE:

associazioni culturali, musei, università, biblioteche, Archivio di Stato-Taranto, Società «Dante Alighieri», Fidapa, Associazione Italiana di Cultura Classica, Amici dei Musei di Taranto, Italia Nostra, FAI -Taranto, I.S.R.I. (Istituto Storia del Risorgimento Italiano), I.S..AM.G. (Istituto Storia e Archeologia della Magna Grecia).

STRETTA COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ CON LA QUALE precisa Guadagnolo, SOTTOSCRIVEREMO UN PROTOCOLLO DI PARTENARIATO CULTURALE E SCIENTIFICO.

INAUGURAZIONE CON IL CONVEGNO SUL RECUPERO DELL’ANFITEATRO ROMANO CON I MAGGIORI ARCHEOLOGI ITALIANI:

Partecipanti al convegno sul recupero dell’anfiteatro romano

Prof. Francesco D’ANDRIA – Archeologo-Accademico dei Lincei

Prof. Emanuele GRECO – Archeologo già Direttore della Scuola Archeologica italiana di Atene

Prof.ssa Grazia SEMERARO Ordinaria di Archeologia classica-Università del Salento-Direttrice della Missione archeologica italiana di Turchia

Prof. Luigi VOLPE già Rettore dell’Università di Foggia Ordinario di Archeologia classica Università di Bari

Prof. Massimo BRAJ già Ministro dei Beni culturali – Direttore dell’Enciclopedia Treccani -Soprintendente archeologico di Taranto

Prof.ssa Adriana POLI BORTONE Sindaco di Lecce

Prof. Stefano VINCI – Docente presso Dipartimento jonico Università di Bari

INIZIATIVE STRUTTURALI

APERTURA  AL TERRITORIO E AI GIOVANI CON VISITE GUIDATE per i cittadini di Taranto, scolaresche e turisti in collaborazione con le aziende affidatarie della gestione del MUDIT

COMPLETAMENTO DEL LAVORO DI REDAZIONE DELLE BIOGRAFIE DEGLI ILLUSTRI TARANTINI DEL PASSATO E DEL PRESENTE

ISTITUZIONE DEL PREMIO ANNUALE “ADOLFO MELE” per opere di studiosi tarantini nel campo della letteratura greca e latina e per tesi di laurea su Taranto e i tarantini illustri

RICONOSCIMENTO DEL TITOLO DI DECUS PATRIAE: Don Fonseca e Paolo De Stefano- Sia il premio “Adolfo Mele” sia il riconoscimento di “Decus patriae” saranno stabiliti da una Commissione nominata tra i componenti del Comitato tecnico-scientifico del MUDIT

REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DI UNA MAPPA DEI SITI ARCHEOLOGICI A TARANTO a cura della Dott.ssa Patrizia Guastella

IMPLEMENTAZIONE DELLA BIBLIOTECA DEL MUDIT con le donazioni degli autori tarantini o di semplici cittadini debitamente tradotti in files

PUBBLICAZIONE DI OPERE DI RICERCATORI TARANTINI che il Comitato tecnico scientifico riterrà di segnalare alla Direzione del MUDIT, attraverso la creazione della Casa EDITRICE MUDIT

INIZIATIVE CULTURALI

PRESENTAZIONE DI LIBRI DI AUTORI TARANTINI, MOSTRE ESPOSITIVE DI PITTORI E SCULTORI TARANTINI.

INCONTRI E READING SU POESIA, ARTE E MUSICA A TARANTO DEL NOVECENTO SU STORICI, SCRITTORI, INTELLETTUALI ILLUSTRI DEL PASSATO E CONTEMPORANEI

INCONTRI DI STUDIO SU ARGOMENTI STORICO-LETTERARI: monachesimo e ordini religiosi a Taranto - architettura e monumenti della Taranto medioevale, cinquecentesca, seicentesca e settecentesca.

CONVEGNO SU PASOLINI E TARANTO IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DELLA SUA MORTE

CONVEGNO SU MUSICISTI TARANTINI ( PAISIELLO, COSTAS ECC.)

INCONTRI SINGOLI CON TARANTINI CONTEMPORANEI ILLUSTRI NEL CAMPO MEDICO - SCIENTIFICO - LETTERARIO - ARTISTICO - GIORNALISTICO - CINEMATOGRAFICO - MENAGERIALE.

Prof.ssa Antonella Viola, Prof. Mario Ventura, Prof. Piero Abbruzzese, Dott. dottor Pisconti, Dottor Nicola Baldi, Dott. Vitantonio Russo, Michele Riondino, Dott.ssa Monica Caradonna, Dott. Angelo Mellone, Dott. Carlo Chianura, Dott. Luigi Ferrajolo, Dott. Paolo Tedeschi, Sig. Rocco Palombella, Dott.ssa Daniela Fumarola, Francesco Pugliese, Prof. Giulio Di Mitri, Massimo Cimaglia, Alfredo Traversa e altri

UTILIZZAZIONE ESTIVA DELLO SPAZIO ANTISTANTE L’EDIFICIO DEL MUDIT PER

RAPPRESENTAZIONI TEATRALI compagnie teatrali tarantine, opere teatrali di registi tarantini

RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE

CONCERTI DI MUSICISTI TARANTINI Francesco Greco, Pino Forresu, Orchestra della Magna Grecia

MOSTRE DI PITTURA DI ARTISTI TARANTINI

TUTTE QUESTE INIZIATIVE SARANNO SVOLTE UTILIZZANDO LE STRUTTURE DEL MUDIT IN COLLABORAZIONE CON LE AZIENDE AFFIDATARIE DELLA GESTIONE DEL MUDIT E PREVIO ADEGUAMENTO STRUTTURALE DELLO STESSO SPAZIO

Saranno utilizzate anche le strutture che SONO NELLA DISPONIBILITÀ DEL COMUNE, PREVIO ACCORDO COL COMUNE STESSO: BIBLIOTECA ACCLAVIO, IL SALONE DEGLI SPECCHI DEL COMUNE DI TARANTO ECC.

Questo quindi l’intenso programma delle attività presentate questa mattina. Ora l’auspicio, che abbiamo voluto indirizzare al Prof. Mario Guadagnolo è che si recepiscano le risorse per gestire nel migliore dei modi questa bella struttura. L’idea della Fondazione dovrebbe consentirlo attirando risorse come avviene in altre parti d’Italia ma anche all’estero. E quindi…. 

A.A.A. CERCASI MECENATI PER IL M.U.D.I.T. DELLA CITTA' SPARTANA.

La poetessa Anna Vozza, dedica questa sua poesia in vernacolo tarantino al M.U.D.I.T.

Ai miei carissimi amici Tiziana Grassi e Mario Guadagnolo, dedico questa poesia che cita una struttura che tanto ho amato
Poesia che segue alla prima di anni fa, quando sembrava prossima alla demolizione…

'A VÈSTA NÓVE D'A MASSARÌJE "

di Anna Vozza

 
 Cu ‘a cápe sèmbre chiéne de penziére,
arréte m’hàgghie acchiáte a ccamenáre,
e ‘ngòcchie a ‘nu cangidde tútte nuéve,
me sènde a nn’òtra vóte de chiamáre:
– Nannì, ìje sò’ Nannì! No’ tte ne scére!
Da quìdde ggiùrne pò’ cè ffìne hè fàtte?
T’hàgghie aspettáte d’a matìne a’ sére,
e mmò’ stè cumbarìsce all’andrasàtte?
Cóme ‘na palummèdde viànga viànghe,
stáve presciáte cu ‘na vèsta bbèlle,
mattùne nuéve ô pòste de lle chiànghe,
e ppò’ lambiùne e llùče a ccóme stèlle.
– Sì pròprije tune, cára massarije?
Te jàcchie bbóne, ma cè tt’hà succèsse?
Sapìsse a mmé’! Ma cuèndeme ca ìje,
m’azzètte a qquà’, ce tu me déje ‘u permèsse.
Cussì m’hàgghie azzettáte a ‘nu candóne,
e jèdde ha ‘ccumenzáte a raccundáre,
de óme malamènde e galandóme,
ce l’accedéve e cce à vulè salváre…
Me dice pò’ cu nn’ògne de trestèzze:
– pe caretà no’nge è’ ca me lamènde,
ma quèsta vèste, sènza cchiù rappèzze,
fòrse ‘nu pìcche no’ mme rappresènde.
Però mègghie accussì ca scuffeláte,
alméne véde arréte ‘u pàsse e spàsse,
‘u nóme cu m’avèssere lassáte…
MUDIT a mmé’ me sápe de trapàsse-
– ‘U nome è’ stòrije, è’ vvére è’ sacrosànde…
ce s’accundènde góde amica bbèlle,
mo guèdete puisìje, mùseche e ccànde,
e ppo’ ce scàppe, ‘nguàrche tarandèlle-

Traduzione

” la veste nuova della masseria “
Con la testa sempre piena di pensieri,
nuovamente mi sono trovata a camminare,
e presso un cancello tutto nuovo,
mi sento nuovamente di chiamare:
-Annina! Io sono,Annina! Non te ne andare!
Da quel giorno poi, che fine hai fatto?
Ti ho aspettato da mattina a sera,
e ora compari all’improvviso?-
Come una colombella bianca bianca,
era contenta, con una bella veste,
mattoni nuovi al posto delle chianche,
e poi lampioni e luci come stelle.
– Sei proprio tu, cara masseria?
Ti trovo bene, ma che t’è successo?
Sapessi a me! Ma raccontami che io,
mi siedo qua se tu mi dai il permesso-
Così mi son seduta in un angolo,
e lei ha cominciato a raccontare,
di uomini malvagi e galantuomini,
chi l’ammazzava e chi voleva salvarla…
Mi dice poi con un po’ di tristezza:
-Per carità, non è che mi lamento,
ma questa veste, senza più toppe,
forse un po’ non mi rappresenta
Però,meglio così che demolita,
almeno vedo nuovamente il vai e vieni,
il nome mi avessero lasciato…
MUDIT mi sa di trapasso-
– Il nome è storia, è vero, è sacrosanto…
Chi si accontenta gode, amica bella,
ora goditi poesia, musica e canti,
e poi se scappa,qualche tarantella-

Com'era ridotta la Masseria Solito prima del restauro

Nota a cura di Enrico Viola (Presidente dell’associazione “Centro studi Cesare Giulio Viola”)

L'Avv. Enrico Viola, presidente dell'Associazione "Centro Studi Cesare Giulio Viola"

Nasce da una necessità culturale pura: mantenere in vita un’antica masseria di proprietà privata del XVII sec., un tempo mol­to lontana dal centro abitato della città di Taranto e nell’e­ra moderna in pieno centro cittadino, via Plateja e semi distrutta.

Nasce da una necessità culturale pura: mantenere in vita un’antica masseria di proprietà privata del XVII sec., un tempo mol­to lontana dal centro abitato della città di Taranto e nell’e­ra moderna in pieno centro cittadino, via Plateja, e semi distrutta.

Il terreno era di proprie­tà della famiglia Mazzilli, di Bari, la quale aveva ottenu­to dal Comune di Taranto la concessione edilizia per costruire su quel terreno 2 palazzi di 6 piani ciascuno.

Il terreno era di proprie­tà della famiglia Mazzilli, di Bari, la quale aveva ottenu­to dal Comune di Taranto la concessione edilizia per costruire su quel terreno 2 palazzi di 6 piani ciascuno.

La masseria, Masseria Soli­to appunto, non aveva alcun riconoscimento ufficiale di interesse culturale o storico perciò giuridicamente poteva essere abbattuta.

La masseria, Masseria Soli­to appunto, non aveva alcun riconoscimento ufficiale di interesse culturale o storico perciò giuridicamente poteva essere abbattuta.

Ma quan­do si avvicinavano le ruspe per abbatterla un gruppo di persone di cultura, che co­noscevano il valore storico di quella masseria, facevano scudo con il proprio corpo per impedire l’abbattimento.

Ma quan­do si avvicinavano le ruspe per abbatterla un gruppo di persone di cultura, che co­noscevano il valore storico di quella masseria, facevano scudo con il proprio corpo per impedire l’abbattimento.

Il contrasto all’abbattimento era soltanto per interessi cul­turali in quanto quella mas­seria aveva avuto un ruolo storico per la città di Taranto: era stata proprietà di Luigi Viola, grande archeologo e fondatore del Museo Arche­ologico e quindi vissuta an­che dal figlio, Cesare Giulio, scrittore e commediografo di fama.

Il contrasto all’abbattimento era soltanto per interessi cul­turali in quanto quella mas­seria aveva avuto un ruolo storico per la città di Taranto: era stata proprietà di Luigi Viola, grande archeologo e fondatore del Museo Arche­ologico e quindi vissuta an­che dal figlio, Cesare Giulio, scrittore e commediografo di fama.

Peraltro su quella mas­seria il dott. Vincenzo Gre­co aveva già scritto un libro comprendendola tra antiche masserie storiche del territo­rio tarantino.

Ma le persone che volevano salvarla, per poter meglio assicurare la sopravvivenza, costituiro­no l’associazione culturale “Centro Studi Cesare Giulio Viola” e furono soltanto cin­que: Pierfranco Bruni, Josè Minervini, Silvano Trevisani, Iolanda Leccese, con la pre­sidenza di Enrico Viola già amministratore di grandi e complesse aziende pubbli­che.

Successivamente, per cooptazione, si sono aggiun­ti: Paolo Domenico Solito, Ubaldo Occhinegro, Luigi Nuzzi, Gianfranco Guarino, Maria Elena Basile, Rosaria Fonseca. L’atto costitutivo del Centro Studi stabiliva tra l’altro che finalità dell’associazione è quella di “raccogliere tutte le opere pubblicate dallo scrit­tore Cesare Giulio Viola e porle a disposizione dei cit­tadini, italiani o stranieri, che intendano conoscerle o ap­profondirle” e “svolgere atti­vità analoga per altri scrittori ed artisti nati a Taranto o nel territorio di Taranto che si siano distinti per le proprie opere ed abbiano dato lustro alla città” (art. 4 Atto Costi­tutivo del 13.4.2010 rinnova­to e registrato il 12.4.2017 n. 3/1141). Dopo aver richiesto inutil­mente alla Soprintendenza Archeologica regionale il ri­conoscimento del valore sto­rico della Masseria, il Centro Studi proponeva al Comu­ne di Taranto di acquisire la Masseria Solito al patrimo­nio comunale ed il Comune aderiva con importante atto costitutivo.

Si creava quindi opinione pubblica di soste­gno alla salvaguardia della Masseria Solito con articoli di giornali, convegni e dibat­titi molto seguiti dalla popo­lazione e dal mondo cultura­le tarantino. Il territorio in età medioevale era probabilmente apparte­nuto ai Cavalieri Ospedalieri di S. Giovanni (noti come Ca­valieri di Malta dopo il 1530).

Si dava luogo perciò ad un’ulteriore azione avviata dal Centro Studi con una ri­chiesta al Consiglio Comu­nale di Taranto - condivisa e sottoscritta da numerose associazioni di Volontariato - per cui fu presentato a so­stegno un Ordine del Giorno, sottoscritto da tutti i Gruppi Consiliari che fu approva­to dal Consiglio Comunale con Deliberazione n. 53 del 19.7.2011 avente ad oggetto: “Salvaguardia della Masse­ria Solito” a tutela della me­moria storica e della identità della città”.

La Deliberazione – conside­rato che “è volontà del Co­mune di preservare tutti gli spazi in cui si possa conser­vare e recuperare la memoria collettiva della città” e che è stata dimora di Cesare Giulio Viola “indiscutibilmente uno dei più grandi romanzieri e sceneggiatori del Novecento Letterario” – esprime “forma­le indirizzo all’organo esecu­tivo ed alla parte tecnica” perché la Masseria Solito, ri­strutturata, diventi “un bene fruibile dalla cittadinanza per eventi culturali ed attività di studio e ricerca storica”.

Per conseguenza il Comune di Taranto nel 2017 ha par­tecipato - per realizzare il MUDIT - al Bando di finan­ziamento Smart in Puglia per Communitary Library in partenariato culturale con il Centro Studi, così come previsto dall’art. 6 della di­sciplina di Bando che preve­deva tale legame culturale.

Il rapporto di partenariato è stato sottoscritto in esecuzio­ne della Delibera della Giunta Comunale n. 238/17 la quale prevede all’art. 1 del Protocol­lo d’Intesa che il Centro Studi “dovrà affiancare nelle scel­te culturali l’amministrazione Comunale di Taranto per tutto quanto riguarda le decisioni relative alla individuazione e conservazione delle opere dei tarantini illustri”.

 Con il Protocollo d’Intesa, sottoscritto dal sindaco Me­lucci e dal presidente Viola, si sono stabilite quindi le colla­borazioni tra Comune e Cen­tro Studi per i contenuti cul­turali del Museo degli Illustri Tarantini che saranno prodotti dal Centro Studi e presentati dal soggetto gestore del Mu­seo in modalità multimediale. La partecipazione della popo­lazione nelle scelte storiche è stata più volte invocata dal sindaco Melucci. L’associazione “Centro Stu­di” ha intrapreso il coinvolgi­mento della popolazione e del mondo della cultura affinché il Museo risulti espressione del­la città ed identificazione della popolazione. Intanto il 31 luglio 2019 sono stati affidati all’impresa vinci­trice dell’appalto i lavori per la ristrutturazione della masseria e la realizzazione del “Museo degli illustri tarantini”.

1 Reply to “Risorse giovani al M.U.D.I.T. per una nuova visione e strategia operativa.”

  1. Alla fine dei conti non sarà importante enfatizzare quanto rilievo il loro nome e fama avrà dato al loro lavoro, ma quanto l’apprezzamento del loro lavoro ha dato rilievo al loro nome e fama. Un Catalogo Ragionato (dove e quando possibile) è sempre più importante di una glorificata biografia.

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