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Racconto in fase di completamento con altre foto e video.

Il nostro ritorno in Francia nel 2024

di Massimo & Paola Perrini

Siamo ritornati in Francia dopo 20 anni e ve la raccontiamo nuovamente….

Conoscere i territori vicini e lontani è sempre stata la nostra passione, specialmente quando questa conoscenza si pianifica attraverso l’abitar viaggiando ed il turismo itinerante.

Mont Saint Michael

Quest’anno il nostro equipaggio, ha voluto approfittare di alcuni importanti eventi del territorio europeo, che hanno acceso il desiderio sempre motivato ed attivo di partire con la nostra casa mobile, il camper Laika Kreos 3008, che quest’anno ha compiuto il 22mo compleanno e che si è comportato benissimo riportandoci in sicurezza a casa.

Brest con sullo sfondo il ponte mobile che si solleva su quattro piloni

I preparativi, come per ogni viaggio importante, erano iniziati da tempo con i vari controlli del mezzo, ruote, olio motore e liquidi vari, la sostituzione delle bombole, lo stivaggio delle “masserizie”, per la verità abbastanza contenute dal punto di vista alimentare, ma sicuramente attente ai bisogni personali di noi due, come il vino primitivo, la pasta pugliese, il caffè Ninfole, i biscotti home made, i taralli nostrani, il parmigiano reggiano doc e qualche altra prelibatezza e un indispensabile ed attento controllo delle medicine, del misuratore della pressione, del termometro e così via.

Brest con il suo castello distrutto e ricostruito dopo la II Guerra Mondiale

 La nostra età ne richiede una verifica puntuale. Per nostra fortuna il viaggio è andato bene da questo punto di vista e non abbiamo avuto problemi, tranne per il caldo eccessivo in Italia e in parte in Francia, i nostri ventilatori hanno sopperito solo in parte all’aria condizionata, che non abbiamo. In generale la gradevole temperatura dai 12 fino ai 19 gradi ha caratterizzato la  maggior parte del viaggio in Francia.

Massimo e Paola a Ohama Beach con il monumento sulla spiaggia che celebra gli eroi americani dello sbarco

Ma ritorniamo al nostro tour, che come scrivevamo è stato motivato da diversi eventi importanti. Il primo su tutti, il più importante dal nostro punto di vista, la rievocazione storica per gli 80 anni del D-Day, lo Sbarco alleato in Normandia del 6 giugno 1944, avvenimento di valore mondiale, che ha visto la presenza di diversi leader, che in quella data lo hanno ricordato come il Presidente americano, Joe Biden, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, oltre al Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ospite voluto ed invitato dal francese Jean-Michel Frédéric Macron.  

Re Carlo III e la Regina Camilla

Anche in  Gran Bretagna è stato commemorato lo Sbarco, con Re Carlo III e la regina Camilla a Portsmouth nell’Inghilterra meridionale, da cui partì la grande flotta verso le spiagge francesi per la liberazione dai nazisti.

E’ stato per noi molto emozionante recarci in quei luoghi e visitare la Normandia, la regione della Francia con le storiche spiagge dello sbarco come Omaha beach, Utah beach, Sword beach, Juno beach e Gold beach.

Le bandiere a Omaha Beach

E’ l’atmosfera, che circonda questa ricorrenza ad averci profondamente impressionato. Il popolo francese dell’area, ha commemorato questo storico sbarco realizzando addobbi nelle vie e sugli edifici delle cittadine, che abbiamo attraversato con immagini ed enormi poster degli eroi, che hanno sacrificato la loro vita, campeggiavano nelle strade e sulle facciate degli edifici.

La tragedia dello sbarco in questo monumento e questo nostro scatto lo racconta

Diversi i cimiteri militari, che abbiamo potuto notare durante il nostro percorso itinerante, come le varie fortificazioni realizzate dai tedeschi, ancora visibili e avvolte dalla sabbia delle spiagge.

Cimitero Canadese sulla strada per Sworth Beach

Poi i numerosi musei dedicati, con presenza di carri armati, vari mezzi militari e molte armi d’epoca e tantissima documentazione fotografica a testimonianza perenne della tragedia, che è stata la Seconda guerra mondiale.

Confronto di mezzi di Pace, il nostro Camper e di Guerra, questo blindato

E’ un dovere morale oggi, 2024, con la situazione mondiale, che vede la guerra in Ucraina, in Medio oriente e in altre parti del mondo, preservare queste storiche testimonianze, che hanno visto oltre 68 milioni di vittime militari e civili, e riflettere ed impegnarci nel mantenere e richiedere con determinazione ai nostri governanti, la PACE.

Il calore dell'accoglienza da parte del popolo francese ai valorosi soldati

Ma ritorniamo al nostro viaggio e ai diversi km che abbiamo percorso circa 5800  con il nostro camper per raggiungere le mete che avevamo programmato.

L'eccellente cura del verde in tutta la Francia

Un viaggio itinerante dev’essere sempre pianificato nel percorso e nelle soste, 5800 km non sono pochi e la gestione del percorso è stata sempre buona ed attenta perché ci siamo avvalsi delle nuove tecnologie, Google Map in primis. Solo in due casi, ci ha aiutato l’ottima segnaletica delle strade francesi, perché Google Map ci portava da tutt’altra parte.

Brest - Festa del Mare 2024 con i suoi velieri

Le altre motivazioni che ci hanno spinto a partire nuovamente verso la Francia, sono state la ricorrenza del 60° anniversario del gemellaggio fra Taranto e Brest e la Festa del Mare, quest’ultimo evento ripreso dopo otto anni di stop causa Covid.  

Un impegno a recarci a Brest, che avevamo assunto con il nostro Club Campeggiatori “Nino D’Onghia” di Taranto ed il suo presidente Mario Alessi, di rappresentare questa associazione tarantina in una eventuale cerimonia, che francamente è venuta meno. Non ne conosciamo le motivazioni, ma noi eravamo li alla Festa del Mare 2024 con la nostra passione per il pleinair, il rispetto delle Istituzioni e i tanti km percorsi per giungere a Brest, molto probabilmente il nostro viaggio, avrebbe meritato un’accoglienza migliore di quella, che non ci è stata riservata.

Il porto della “Capitale bretone” era pieno di velieri, che hanno caratterizzano l’evento, tanta animazione, molte manifestazioni collaterali, con musica e spettacoli anche pirotecnici, che si sono svolti dall’apertura del 12 luglio in poi, ma noi dopo aver visitato l’area della Festa siamo ripartiti dopo un breve tour con il camper per le strade della gemella bretone con il suo castello irraggiungibile per lavori in corso, il suo ponte su quattro enormi piloni, che all’occorrenza si solleva per permettere l’uscita delle navi.

Max paparazzato davanti al poster di Oceanopolis

Abbiamo approfittato inoltre di questo  nostro ritorno a Brest per visitare ancora Oceanopolis, che vale davvero il viaggio in questa bella ed ordinata  città, gemellata da sessant’anni con Taranto, la Città Spartana.

Abbiamo sostato gratuitamente nel parcheggio per i camper nei pressi della struttura, dove peraltro c’era il bus navetta, che ci portava alla Festa del Mare. Unica nota negativa, che vogliamo evidenziare, è stata la mancanza di una struttura per il camper service nel parcheggio.

L’altro avvenimento mondiale in Francia 2024 erano le Olimpiadi, che abbiamo voluto bypassare in quanto l’area attorno alla capitale era inavvicinabile per i camper. Abbiamo infatti effettuato diverse telefonate e la risposta corale che abbiamo ricevuto è stata sempre CAMPING FULL.

Sostare fuori dai campeggi non è una pratica, che ci appassiona, considerando i problemi di sicurezza, che tutti i turisti itineranti conoscono. La Francia ha strutture e campeggi municipali davvero belli e funzionali e in queste strutture abbiamo spesso soggiornato.

I funzionali e piccoli campeggi comunali in tutta la Francia

Il nostro viaggio si è caratterizzato molto nella ricerca di strade e percorsi interni contrassegnati dalla lettera D, su nazionali contrassegnati con N e naturalmente su Autostrade contrassegnate con la lettera A, quando era necessario spostarci più velocemente.

Cicogne, Garzette e Tori in Camargue

Ma il desiderio di percorrere piccoli tratti nel profondo delle strade sterrate interne specialmente in Camargue, è stato molto forte e siamo stati premiati dalla presenza di tanti uccelli, cavalli e tori, che abbiamo naturalmente immortalato con le nostre attrezzature.

In tutto il nostro viaggio il verde è stato il colore predominante, che abbiamo ammirato abbinato al giallo vivace dei girasoli ed a quello lilla della lavanda, un vero spettacolo della natura. Insomma la Francia resta ancora e resterà per sempre una delle nostre mete più ambite per la bellezza e la vastità del suo territorio, per la cultura del verde e l’attenzione, che viene dedicata alle strade e alle rotatorie, una vera eccellenza, dove spesso la composizione installata, riflette e racconta il territorio che stai attraversando.

I colori delle campagne francesi
il Giallo che abbaglia

In tutte le città piccole e grandi i passaggi pedonali inoltre sono segnalati e realizzati con dossi, che tutti rispettano. Si percorrono a 30 all’ora, segnale che è stampigliato anche per terra dovunque.

Le cattedrali dedicate a Saint Etienne disseminate in tutta la Francia

L’aspetto culturale di questo viaggio, che ci ha visti ritornare in Francia dopo 20 anni, lo abbiamo dedicato alla visita di alcune località non esplorate nei viaggi precedenti quali una visita più accurata dell’Aquitania con l’attraversamento del Parco della Gascogne,  la Normandia  con le storiche spiagge dello sbarco, le mura della città fortificata di Aigues Mortes e il ritorno a Saintes Maries de la Mer con la chiesa fortificata, che conserva la statua di Santa Sara, la Vergine Nera venerata dalla popolazione dei Gitani.

Le fortificazioni della Seconta guerra Mondiale
Montpellier - Vestigia storiche in tutta la Francia

Ma naturalmente altre città più conosciute come Montpellier, Arles, Toulouse, Carcassonne, Saint Malò, Caen e qualche altra più piccola come Saint Lò e Saint-Jean-Trolimon, dove abbiamo rivisto il Calvario più antico ancora oggi esistente nel dipartimento di Finistère.

Merletti Gotici nelle cattredrali
Poche volte abbiamo potuto raggiungere luoghi più turistici con il nostro mezzo
Bretagna - Il Campeggio Ocean Breton, davvero una meraviglia

Un’ultima nota la vogliamo dedicare ai campeggi francesi, ben organizzati, ben strutturati con camper service posizionati all’uscita, con la presenza sempre di acqua potabile dovunque, che abbonda naturalmente tantissimo in questa nazione e ne favorisce la rigogliosa agricoltura costituita principalmente da mais, ma anche vigneti a perdita d’occhio, incredibili piantagioni di carciofi e poi tanta frutta compreso le mitiche albicocche. Poi abbiamo notato con un desiderio d’emulazione, la massima attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti, davvero sistematica ed efficace.

Solo Relax nei campeggi francesi dove la natura è predominante

 Insomma la Francia dalla Provenza alla Normandia, all’Alta Francia, dall’Aquitania alla Borgogna è una nazione bella ed accogliente e merita di essere visitata con i nostri veicoli ricreazionali. Abbiamo ricevuto cordialità dovunque e l’abbiamo ricambiata.

Questa, che vi abbiamo raccontato è la nostra Francia 2024, arrivederci al prossimo viaggio.

Massimo & Paola Perrini

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